Il suo disordine risultava particolarmente evidente guardando la sua scrivania, nota per essere strabordante di libri, documenti, appunti matematici e fogli di ogni tipo.
Probabilmente Einstein era talmente preso dal suo lavoro che non aveva nè il tempo, nè la voglia di mettersi a fare ordine.
Il fatto che Einstein avesse una scrivania disordinata, non ci autorizza però a dire che lavorasse a caso e in modo raffazzonato; al contrario la maggior parte dei grandi geni esistiti come lui erano pieni di così tanti stimoli intellettuali che, a un certo punto, non sapevano più dove metterli. E sono proprio queste le persone che procedono nel loro lavoro con metodo impeccabile, non lasciando nulla al caso e imponendosi una 'disciplina di ferro' nei momenti di difficoltà.
Uno studio ha inoltre scoperto che un ambiente ingombro aiuta ad aumentare la creatività e la spontaneità. Gli ambienti disordinati inducono ad allontanarsi dalla tradizione e ad avere nuovi intuizioni; gli ambienti ordinati portano invece gli individui a muoversi in terreni già esplorati. Pertanto bisogna imparare anche ad abbracciare il caos, come Einstein, perchè niente rimane ordinato per sempre.
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